# Nozioni di base sugli pneumatici

Componenti del pneumatico

Guardiamo da vicino i componenti dei moderni pneumatici per auto

La struttura dei pneumatici moderni per i veicoli adibiti al trasporto di persone è particolarmente complessa. I pneumatici in gomma che utilizziamo ai giorni d’oggi sono il frutto di un processo creativo durato oltre un secolo. Continental ha contribuito in modo fondamentale allo sviluppo dei pneumatici radiali con cintura in acciaio, migliorandone il design e la funzionalità. Continua a leggere per scoprire come “dissezioniamo” un pneumatico moderno.

I componenti del pneumatico possono essere raggruppati in due blocchi strutturali principali: Il battistrada con il gruppo cintura, e la carcassa. Questi elementi sono formati da vari strati.

Diamo un’occhiata ai singoli componenti, partendo dal fondo strada fino al nucleo del pneumatico. Scopriremo anche che ruolo svolge ogni elemento.

Battistrada: il punto di contatto con il fondo stradale

Iniziamo con gli strati più esterni che compongono il battistrada e la cintura del pneumatico. Questo componente principale realizzato in gomma racchiude la carcassa e garantisce una ridotta resistenza al rotolamento, una maneggevolezza ottimale, durata prolungata e un’ottima resa chilometrica.

1. Battistrada. Realizzato in gomma naturale e sintetica. Su un pneumatico nuovo, la superficie strutturata assicura una resa chilometrica elevata, un’ottima aderenza su strada e un drenaggio efficace, per la massima sicurezza di guida in qualsiasi condizione. Il battistrada del pneumatico, a contatto con la strada e con il fianco, può essere suddiviso in tre aree:

  • Strato di copertura: è la parte del pneumatico che viene maggiormente a contatto con la strada. Garantisce aderenza su qualsiasi fondo stradale, resistenza all’usura e stabilità direzionale.
  • Base: posta al di sotto dello strato di copertura, la base riduce la resistenza al rotolamento e i danni alla struttura interna del pneumatico, la carcassa.
  • Spalla: situata in corrispondenza dei bordi esterni del battistrada, quest’area garantisce una transazione ottimale tra il battistrada e il fianco del pneumatico.

Il contributo di Continental. Nel 1904 Continental è stato il primo produttore di pneumatici del tempo a introdurre un battistrada dotato di profilo.

2. Tela di copertura in tessuto continuo. Questo strato, situato direttamente sotto il battistrada, consente di viaggiare a velocità elevate. Immagina di formare un gomitolo arrotolando su se stesso un lungo filo di lana. La tela di copertura in tessuto continuo è un po’ come il gomitolo. È formata da un unico robusto filo di nylon, rivestito di gomma, che si arrotola a spirale attorno alla circonferenza del pneumatico, da un lato all’altro, senza sovrapporsi.

Il contributo di Continental. In passato questa funzione veniva svolta da un tessuto di lino rivestito di gomma. Ma i fili che si incrociavano sfregavano l’uno con l’altro determinando una durata limitata del pneumatico. Nel 1923 Continental ha introdotto un nuovo tessuto poi denominato cord. Questo tessuto (descritto sopra) presentava fili di orditura posizionati in un’unica direzione tenuti insieme da inserzioni di trama gommate. I pneumatici con all’interno il nuovo tessuto duravano molto più a lungo.

3. Strati di tela in cavo d’acciaio. Lunghi cavi d’acciaio conferiscono al pneumatico la rigidità necessaria in questo strato, con i seguenti effetti:

  • Tenuta della forma e stabilità direzionale migliorate
  • Riduzione della resistenza al rotolamento
  • Aumento della resa chilometrica del pneumatico.

Carcassa: il cuore del pneumatico

Andiamo ora al cuore del pneumatico, conosciuto con il nome di carcassa. Funzionando come una camera d’aria interna, la carcassa, che appunto contiene aria, fa da ammortizzatore per il pneumatico. È l’aria, non il pneumatico in sé, a sorreggere il carico. Questo è il motivo per cui la pressione di gonfiaggio è così importante. Chiunque abbia avuto a che fare con un pneumatico sgonfio può capire alla perfezione!

4. Strato in tessuto cord. Questo strato di tessuto, precisamente rayon o poliestere gommato, controlla la pressione interna del pneumatico e impedisce la deformazione.

5. Rivestimento interno. Uno strato leggerissimo di gomma butilica che svolge alcune funzioni fondamentali:

  • Sigilla la camera d’aria interna, controllando la pressione
  • Funge da camera d’aria nei pneumatici per auto moderni privi di camera d’aria.

6. Fianco. La parete esterna del pneumatico, collegata al battistrada tramite la spalla. Realizzato in gomma naturale, il fianco protegge la carcassa dai danni esterni e dagli agenti atmosferici.

Tallone del pneumatico: il punto di contatto tra pneumatico e ruota

Il tallone è la parte perimetrale della carcassa che mantiene il pneumatico saldamente in posizione sulla scanalatura della ruota, ancorandolo ermeticamente al cerchio. Il tallone si compone di tre parti.

7. Rinforzo. Realizzato in nylon o aramide, una fibra sintetica molto robusta e resistente al calore, questo elemento formato da cavi sottili:

  • favorisce la stabilità direzionale;
  • migliora l’accuratezza della risposta in sterzata.

8. Punta del tallone. Un piccolo cuneo stabilizzatore in gomma sintetica. La punta del tallone svolge le stesse funzioni del rinforzo, oltre a garantire un maggior confort in sterzata.

9. Cerchietto. È il nucleo del tallone, composto da cavi di acciaio gommati. Il cerchietto garantisce il perfetto accoppiamento tra pneumatico e cerchio della ruota.

Scopri di più qui su come questi componenti si combinano nel processo di costruzione del pneumatico.




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